Addendum

Should there be a legal duty to rewild to remedy ecocides of the past?

The case fo the lost bears, wolves and lynxes of the United Kingdom

 

Yann Prisner-Levyne

 

DOI: 10.69099/RCBI-2025-1-03-19C

 

 

ABSTRACT

 

Alla luce dell’attuale crisi ambientale, da diversi anni si valuta la possibilità di modificare l’articolo 5 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, in modo da includere il crimine di ecocidio. Con questo obiettivo, nel 2021, un gruppo di esperti indipendenti ha formulato una definizione giuridica di ecocidio. L’iniziativa è stata accolta positivamente dagli studiosi del diritto, anche se questa definizione è stata oggetto di alcune critiche. Si sosterrà, rispettosamente, che qualsiasi riconoscimento legale dell’ecocidio, a prescindere dalla formulazione della definizione e sebbene si tratti di un progresso significativo, sarebbe comunque al di sotto delle aspettative. Il perseguimento dell’ecocidio può essere prospettato solo in base al principio di legalità e non può interessare gli ecocidi commessi in passato, i cui effetti sono avvertiti ancora oggi. Sebbene le prospettive del diritto si concentrino sulla prevenzione dell’ecocidio, la questione relativa agli ecocidi del passato, sotto forma di estinzione di specie, nonché i suoi possibili rimedi, rimane scarsamente affrontata. Polly Higgins, nella sua fondamentale opera sull’ecocidio, indica il ripristino come possibile rimedio. Dovrebbe esistere un obbligo legale per gli Stati di ripristinare la natura attraverso il rewilding, quando le specie native si sono estinte a causa dell’ecocidio? L’articolo utilizzerà il Regno Unito (UK) come caso di studio. Orsi, lupi e linci si sono estinti a causa della persecuzione umana

nel Regno Unito: su questa base, sarebbe realistico prevedere l’introduzione nel Regno Unito, in aggiunta ad altri impegni internazionali, un ulteriore obbligo giuridico che, avendo alla base il concetto di ecocidio, possa reinserire le specie autoctone estinte? In ultima analisi, si solleva la seguente questione: l’ecocidio, nella sua forma di estinzione di specie, deve essere affrontato mediante uno strumento giuridico specifico che sia basata sulla semplice considerazione che gli animali sono esseri senzienti?

 

 

In light of the ongoing environmental crisis, amending Article 5 of the Rome Statute of the International Criminal Court to include the crime of ecocide has been under consideration for a number of years. With this objective in mind, an Independent Expert Panel provided a legal definition of ecocide in 2021. The initiative was well received among legal scholars although some amount of criticism was levelled at the definition. It will be respectfully submitted that any legal recognition of ecocide regardless of the wording of the definition – albeit a significant progress – would still fall short of expectations. Prosecution of ecocide can only be prospective pursuant to the principle of legality and cannot cover past ecocides the effects of which can still be felt today. While legal efforts focus on the prevention of ecocide, issues of past ecocides in the form of extinction of species and possible remedies remain scarcely addressed. Polly Higgins in her seminal works on ecocide mentioned restoration as a possible remedy to ecocide. Should there be a legal obligation on states to restore nature through rewilding when native species have gone extinct through ecocide? The article will use the United Kingdom (UK) as a case study. Bears, wolves and lynx went extinct as a result of human persecution in the UK. Should there be an additional legal duty on the UK, on the ground of ecocide, to reintroduce extinct native species aside from other international legal commitments? Ultimately, this raises the question of whether ecocide in the form of extinction of species should not be covered under a dedicated legal instrument especially given the fact that animals are sentient beings.

 

 

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